Gestione guardaroba ospiti elettronico

Servizio di gestione automatizzata guardaroba ospiti elettronico RFID (UHF)

Gestione guardaroba ospiti elettronico

Ripristinare igienicamente gli indumenti personali degli Ospiti di una Casa di Riposo, offrendo una qualità ottimale, è un’operazione abbastanza complessa per le criticità insite nell’esecuzione di tale attività, soprattutto quando tale servizio viene gestito con i tempi, le attrezzature, le quantità le logiche aziendali di un’industria di lavanderia.

Per assicurare un preciso servizio ad personam, offrendo le massime garanzie di pulizia, sanificazione, disinfezione, cura e manutenzione dei capi di abbigliamento, dedichiamo la massima attenzione ad ogni fase del servizio, che descriveremo qui di seguito.

Ciclo del servizio guardaroba ospiti elettronico
Ciclo del servizio guardaroba ospiti elettronico

La preliminare microchippatura degli indumenti degli ospiti

Il primo aspetto qualificante del servizio di guardaroba ospiti elettronico, consiste nel preliminare inserimento su ogni singolo capo di un microchip che ne garantirà la tracciabilità, seguendone gli spostamenti, la merceologia, il programma di lavaggio dedicato, il numero dei lavaggi, lo stato d’usura.

La gestione del servizio tramite tecnologia RFID a radiofrequenza UHF permette di monitorare ogni capo del vostro ospite e di avere un ritorno di informazioni utili, quali:

  • Nome della Residenza
  • Nome e Cognome dell’Ospite
  • Altri riferimenti dell’Ospite (n. piano, letto, armadio)
  • Tipologia del capo (calzino, mutanda, camicia, maglia, ecc.)
  • Merceologia e colore del tessuto
  • Colore e peso del capo
  • Stato di usura del capo (nuovo 100% - leggermente usurato 70% - usurato 50% - molto usurato 30%)
  • Memorizzazione del numero di lavaggi che sarà utile, partendo dallo stato di usura iniziale, a controllare che il capo abbia un ciclo di vita ottimale, in funzione della merceologia e del colore
  • Numero del programma di lavaggio (intimo - delicati) a cui sarà sempre sottoposto il capo

L’attivazione del servizio guardaroba ospiti elettronico

Una volta microchippato ogni singolo indumento, potrà iniziare il normale flusso di movimentazione dei capi sporchi in uscita, dalla Residenza verso la lavanderia e, dopo 48 ore, dei capi puliti in entrata, dalla lavanderia verso la Residenza.

In particolare, man mano che gli Ospiti cambieranno i propri indumenti, il Personale della Residenza provvederà a raccoglierli in appositi sacchi monouso, suddivisi "per tipologia" (intimo – delicati), cioè tenendo separati i capi di biancheria intima, dalle maglie, camicie, pantaloni, ecc..
Ovviamente, eventuali altri capi eccezionali (cappotti, giacconi, cappelli) vanno separati dagli indumenti standard. E’ importante che tra gli indumenti non ci siano materiali diversi (medicazioni, monouso, spille).

Con frequenza da concordare, i nostri operatori provvederanno a ritirare i sacchi di indumenti sudici dalla Residenza, ed a veicolarli presso il nostro stabilimento industriale di Artena (RM).
I sacchi dei capi sudici pervenuti in stabilimento, saranno oggetto di contabilizzazione elettronica, a mezzo di "lettura" dei microchip con apposite antenne; tale lettura costituirà la presa in carico della lavanderia dei capi da ricondizionare igienicamente.

Da questo momento in poi, fino all’emissione del DDT di restituzione del pulito, tutti i capi di vestiario riferibili ai microchip "letti", risulteranno giacenti presso la lavanderia.

Segue quindi il ciclo di lavaggio ed essiccazione, distinto per categoria merceologica (intimo – delicati), affinchè ogni capo sia sottoposto al trattamento più appropriato.

Il processo di lavaggio degli indumenti ospiti

Descriviamo qui di seguito i protocolli di lavaggio e disinfezione in lava centrifuga, a cui verranno sottoposti gli indumenti degli ospiti.

Lavaggio indumenti intimi

Ammollo a freddo
Bagno di lavaggio in acqua a temperatura ambiente, circa 20°C÷25°C, con l’aggiunta di prodotti imbibenti allo scopo di gonfiare le fibre del tessuto e disciogliere lo sporco organico costituito da macchie derivanti da altri prodotti dal metabolismo umano. Tempo non inferiore a 8 minuti.

Prelavaggio a media temperatura
La biancheria subisce un moderato aumento della temperatura fino a 50°C÷55°C, accompagnato da un moderato dosaggio di prodotto detergente ed alcalinizzante, allo scopo di favorire un primo distacco dello sporco più rimovibile dal corpo dei tessuti. Durante questa fase per lo sporco più intenso può essere aggiunto ipoclorito di sodio allo scopo di inziare la sanificazione e/o disinfezione dei tessili, ottimizzando l’effetto smacchiante e/o sbiancante sui tessuti. Tempo non inferiore a 12 minuti.

Lavaggio
Questo stadio di trattamento costituisce il momento determinante dell’intero processo. In esso vengono infatti mantenute le condizioni fisiche e chimiche che garantiscono il processo di termo-disinfezione della biancheria: mantenimento, per un tempo non inferiore a 18 minuti, di una temperatura di 80°C÷85°C in ambiente alcalino (pH=9,5÷10) con l’aggiunta di sostanze ad azione ossidante (per es. acqua ossigenata) e detergente.
In tali condizioni, si rimuove lo sporco depositato anche all'interno delle fibre. e si provvede ad un primo candeggio nonché alla distruzione irreversibile delle eventuali cariche patogene presenti sui tessuti.

Risciacquo
Abbassamento della temperatura dei bagni attraverso l’aggiunta di sensibili quantità di acqua fresca, per arrivare ad una temperatura di 30°C÷35°C.

Candeggio
La fase di candeggio, effettuata con ipoclorito di sodio, è finalizzata alla decolorazione dei residui pigmenti dai tessuti, nonché alla distruzione irreversibile delle eventuali cariche patogene presenti sui tessuti.

Neutralizzazione e ripristino del pH 5,5
In questo stadio vengono neutralizzati eventuali residui di ipoclorito di sodio, e nel bagno viene aggiunto acido acetico  per conferire ai tessuti un pH moderatamente acido (pH ≅ 5,5), compatibile con la cute umana.
Inoltre, il processo di acidificazione ha lo scopo di sfavorire la precipitazione sulla biancheria di carbonato di calcio (sale insolubile derivante dalla reazione fra l’anidride carbonica atmosferica, l’acqua ed il calcio in essa presente), il quale renderebbe i tessuti "ruvidi" e poco confortevoli.

Idroestrazione
Una centrifugazione ad alta velocità, consente di ridurre l’umidità residua dei tessuti al 40% del loro peso.
Gli essiccatoi rotativi provvederanno alla completa asciugatura dei capi.

Lavaggio indumenti delicati

Ammollo a freddo
Bagno di lavaggio in acqua a temperatura ambiente, circa 20°C÷25°C, con l’aggiunta di prodotti imbibenti allo scopo di gonfiare le fibre del tessuto e disciogliere lo sporco organico costituito da macchie derivanti da altri prodotti dal metabolismo umano. Tempo non inferiore a 5 minuti.

Prelavaggio a bassa temperatura
La biancheria subisce un moderato aumento della temperatura fino a 40°C÷45°C, accompagnato da un moderato dosaggio di prodotto detergente specifico per indumenti delicati, allo scopo di favorire un primo distacco dello sporco più rimovibile dal corpo dei tessuti. Tempo non inferiore a 8 minuti.

Risciacquo
Abbassamento della temperatura del bagno attraverso l’aggiunta di sensibili quantità di acqua fresca.

Lavaggio
Un tempo di contatto non inferiore a 10 minuti ad una temperatura di 40°C÷45°C con prodotto detergente specifico per indumenti delicati, consente la rimozione dello sporco depositato anche all’interno delle fibre.

Risciacquo
Abbassamento della temperatura del bagno attraverso l’aggiunta di sensibili quantità di acqua fresca.
In questa fase vengono aggiunte sostanze ad azione disinfettante (Ozonit) allo scopo di completare la sanificazione/disinfezione dei tessili.

Idroestrazione
Una centrifugazione a velocità medio bassa, consente di ridurre l’umidità residua dei tessuti al 50% del loro peso.
Gli essiccatoi rotativi provvederanno alla completa asciugatura dei capi.

Le varie merceologie degli indumenti

Le modalità di lavaggio sopra descritte, sono finalizzate alla rimozione dagli indumenti, del sudicio di natura organica, che può essere emulsionato ed allontanato dai tessuti, esclusivamente mediante l'azione solvente dell'acqua.

E' utile ricordare che il cosiddetto lavaggio "a secco" (percloro di etilene, trielina, ecc.), è utile per la sola rimozione dello sporco di natura grassa, ed è del tutto inefficace nel trattamento dello sporco di natura organica. Inoltre il lavaggio "a secco" non rappresenta alcuna barriera contro alcuna colonia batterica.

E' pertanto indispensabile instaurare un corretto dialogo con le famiglie degli Ospiti, affinchè abbiano cura di approvvigionare il guardaroba dei propri congiunti di indumenti lavabili ad acqua, ad una temperatura calda per l’intimo e tiepida per gli altri indumenti, facendo attenzione che l'intimo sia candeggiabile, e tutti gli indumenti siano asciugabili in essiccatoi rotativi.

Riportiamo qui di seguito la simbologia a cui fare attenzione che, conformemente alle normative di Legge, ogni capo di abbigliamento deve riportare.

I CAPI INTIMI DEVONO riportare la seguente simbologia minimale:

Simbologia per lavaggio dell'intimo

I CAPI INTIMI NON DEVONO riportare la seguente simbologia:

Simboli che NON devono riportare capi lavaggio intimo

I CAPI DI VESTIARIO DEVONO riportare la seguente simbologia minimale:

Simboli che devono riportare i capi di vestiario

I CAPI DI VESTIARIO NON DEVONO riportare la seguente simbologia:

Simboli che NON devono riportare i capi di vestiario

A titolo puramente esemplificativo, è quindi preferibile approvvigionare il guardaroba di maglie e felpe in pile o in misto lana/poliestere, piuttosto che in pura lana vergine, così come il cotone 100% è preferibile alla seta.

La gestione delle merceologie esistenti

Fino ad esaurimento degli indumenti inadatti ad essere processati ad acqua, useremo tutte le accortezze per gestire al meglio il ripristino igienico di ogni capo, con la reciproca consapevolezza che il grado di usura a cui saranno soggetti tali capi sarà superiore allo standard.

Le scorte di indumenti per ogni ospite

Nell’indispensabile coinvolgimento delle famiglie degli Ospiti, una componente importante che va considerata, è la disponibilità di indumenti sufficienti per garantire il doveroso decoro nei ricambi dell’Ospite stesso.

Il numero dei cambi necessari, ovviamente varia in funzione delle eventuali patologie di ogni Ospite, che ne possono ridurre o meno il  grado di autosufficienza, e va calcolato anche in relazione alla cadenza del nostro servizio, che prevede almeno 2 ritiri dei capi sporchi per ogni settimana, a cui corrisponderà la restituzione dei capi puliti, prelevati sporchi la volta precedente.

La ricomposizione delle consegne del pulito per Ospite

I capi di abbigliamento, dopo essere stati lavati/disinfettati/asciugati/stirati, saranno oggetto di una successiva lavorazione manuale articolata nei seguenti passaggi:

  • Lettura del microchip per l’individuazione dell’Ospite di riferimento;
  • Controllo della qualità e dell’efficacia del processo di ricondizionamento igienico;
  • Verifica dello stato di usura del capo e dell’eventuale necessità di provvedere a semplici operazioni di sartoria;
  • Deposito del capo nell'"armadietto elettronico" dedicato ad ogni singolo Ospite;
  • A fine operazioni, seguirà la confezione personalizzata "per Ospite" di tutti i capi a questi riferibili;
  • Emissione del DDT e scarico di magazzino dei capi, con il conseguente carico in capo alla Residenza/Ospite.
  • Laddove dovessimo riscontra la presenza di capi non microchippati, li renderemo puliti in sacchi separati, in attesa delle informazioni necessarie alla microchippatura degli stessi.

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